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giovedì 17 febbraio 2011

Il fumo rende schiavi? Possiamo farne a meno?


Il fumo rende schiavi? Si è in grado di fare a meno delle bionde? In una Società dove abbondano i messaggi e le avvertenze su quanto facciano male le sigarette (ma è lo Stato a produrle...) e abbonano libri sul\contro il fumo, ecco il pensiero di una (ex) fumatrice incallita.

Io: un pò Zeno, un pò no.
Ho ventidue anni. Mancano quindici giorni per l'esattezza. E... fumo da dieci.
Perchè? Incredibile! Io, così riflessiva, così attenta al motivo delle mie azioni, non ho una risposta!
Perchè è così: il fumo fotte! Cominci per gioco, continui senza comprendere che ne sei schiavo, finisci cercando un modo per smettere.

Ho letto "La coscienza di Zeno" non più di cinque anni fa. "Impossibile che non riesca a smettere, che costantemente rimandi questo momento!", mi dicevo e, sciocca, non sapevo!
Tra le mie amiche, ognuna con la sua brava sigaretta tra le dita, si parlava spesso, anche con toni piuttosto accesi, di indipendenza, di libertà. Questione di orgoglio,di dignità, di rispetto. Mmm... un "leggero" controsenso!



Eppure qualcosa intorno è cambiato! La società respinge il fumo, l'atto tabagistico è adesso vietato nei luoghi pubblici(quanto questa norma sia rispettata fino in fondo,esula da queste riflessioni), le campagne anti-fumo sono aumentate,l'informazione adesso c'è!

Ho conosciuto un ragazzo che, nonostante abbia attraversato un periodo di agitazione e ansia per il quale gli erano stati prescritti dei farmaci piuttosto blandi che avrebbe dovuto prendere solo temporaneamente, si è rifiutato di assumerli; e con che fermezza! "Non sopporto l'idea di sentirmi dipendente da qualcosa! sono tranquillamente in grado di cavarmela da solo!". Così mi ha detto, mentre io mi chiedevo se tutto quel fumo grigio che gli vedevo uscire dalla bocca e dalle narici fosse anche oggetto del suo sguardo.

Ma torniamo a me. Ho cominciato a fumare nei bagni della scuola. Forse non aspiravo nemmeno,non ricordo. Eravamo in due, ci facevamo offrire le sigarette fuori scuola, prima di entrare. Un bottino che ci rendeva sorridenti,un pò donne.
Una mattina litigai con il ragazzo che mi piaceva.
Associazione immediata: mamma e papà fumano quando sono nervosi. Mica sapevo che, molto spesso, si è nervosi perchè si fuma! Così presi appuntamento con la mia migliore amica, chi se no?! Comprai il primo pacchetto di Merit da dieci: cinque a me, cinque a lei. Mal comune, mezzo gaudio? No! Un atto di grande generosità,ai tempi!
L'ultimo episodio che ricordo dettagliatamente. Poi... ho fumato. Fumavo, punto. Non era più un fatto straordinario. E da lì, a poco a poco, le "conquiste". Dai bagni della scuola a quelli di casa, dalle strade lontane al mio quartiere, dalla porta chiusa alla casa tutta, da mia madre a mio padre.

Sigaretta, compagna di ogni contesto: nervosismo e si fuma, attesa e si fuma, pranzo abbondante e si fuma, bisogno fisiologico e si fuma, caffè e di fuma, sesso e si fuma!
Una spirale dagli estremi congiunti? Guai!

A dicembre scorso sono stata poco bene. Nulla di grave, ma mi sono spaventata. Ho avuto paura e ho capito davvero di essere attaccata alla mia vita in un modo che trascende qualsiasi aggettivazione. Attaccata alla vita e fumavo?
Evidentemente si se riuscivo a smettere per un pò e poi ricominciavo!
Poi... la luce! "E' facile smettere di fumare se sai come farlo": un miraggio! Ne parlavano in tanti. Quasi un miracolo: leggevi il libro ed eri fuori!
Tentar non nuoce? Così l'ho letto! Non insiste sulle malattie fumo-correlate, più che altro sui meccanismi psicologici e sulle dinamiche che scattano. Utile, interessante, veritiero, sprone. Ma la molla è dentro. In me era scattata, io ho i miei tempi! La spirale si apre, basta avere le chiavi.



Ho spento l'ultima sigaretta dei cicli quotidiani e incessanti il 13 ottobre.
Ho acceso quella singola atemporale e aspaziale sigaretta qualche giorno dopo. Mi andava. E la data non la ricordo. Forse perchè non è importante: non era una svolta epocale.
Devo essere sincera: il 13 ottobre non erano queste le mie intenzioni! Volevo smettere sul serio!

Poi ho avvertito l'esigenza/convenienza di comparare il fumo alla dieta,quella che fa bene: seguo un regime alimentare sano e ogni tanto mangio dolci e schifezze! So che è, ancora una volta, un escamotage, un rapportare un piacere a un danno, un attenuare un insuccesso.
Ma una vittoria l'ho conseguita: ora fumo quando mi va, non ci sono orari prestabiliti, situazioni in cui è necessario aprioristicamente.
Lo è quando lo decido io.
Una forma di liberazione!


Martina Lauria

1 commento:

mery ha detto...

salve ,
scusate ma da bel po' che sto cercando ad entrare nel blog -alessiomiglio smettere di fumare grazie allen carr- è non sono in grado a vedere niente , mi da la pagina con errore .
qualcuno mi può aiutare ?
io da quasi 6 mesi che frequentavo quel blog e mi piaceva moltissimo , avevo anche tanti miei commenti e anche ho trovato tante persone che mi hanno aiutato a smettere .
infatti da quasi 6 MESI CHE NON FUMO !!!! è una cosa stupenda , mi sento grande !!!
attendo vs.aiuto ,saluti

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